MUSEI CIVICI: PINACOTECA
I Musei Civici sono ospitati all'interno del Palazzo Malatestiano.
La residenza venne edificata nella prima metà del Quattrocento dal signore di Fano Pandolfo III
Malatesta e si affaccia sulla corte, suggestivo teatro all'aperto oggi utilizzato per rappresentazioni e concerti.
Salendo lo Scalone d'Onore ci si imbatte nella Statua della Dea Fortuna, scultura in bronzo realizzata alla fine del 1600 per abbellire la vasca della fontana di Piazza XX settembre
e successivamente sostituita da una copia.
Al primo piano del Palazzo è allestita la Pinacoteca Civica, istituita nel 1898, che raccoglie opere di scuola locale ma anche veneta, bolognese e romana.
Il nucleo originario delle collezioni è costituito dalle opere provenienti dalle chiese del territorio alle quali si aggiunsero nel tempo lasciti e donazioni.
Il percorso di visita segue un criterio cronologico e inzia dalla Sala del Caminetto. Qui sono esposte alcune notevoli pale d'altare dei secoli XIV e XV fra le
quali il Polittico di Michele Giambono proveniente dalla chiesa di Santa Maria sul Ponte Metauro, e la grande tavola di Giovanni Santi (padre di Raffaello)
che raffigura la Madonna col Bambino e Santi. Vi sono inoltre due frammenti di affreschi provenienti dalla chiesa di San Pier Celestino di Saltara e una croce
lignea della bottega Morganti.
La Sala Grande, anticamente destinata alle riunioni del consiglio comunale e ai ricevimenti offerti dal magistrato cittadino, ospita
dipinti del XVI e XVII secolo. Di grande interesse è la tavola dei fanesi Bartolomeo e Pompeo Morganti con San Michele Arcangelo che abbatte Lucifero e Cristo che resuscita Lazzaro.
Notevole è anche la collezione di opere di scuola bolognese provenienti dalle chiese cittadine: David con la testa di Golia del Domenichino;
l'Angelo Custode del Guercino, l'Annunciazione di Guido Reni, e le opere del forsempronese Giovan Francesco Guerrieri e del pesarese Simone Cantarini.
Guadagnato nuovamente il piano terra si accede ad un'altra sezione della Pinacoteca, la Sala Morganti, in cui sono collocati dipinti del Settecento prodotti da artisti locali come Francesco Mancini e Sebastiano Ceccarini.
Vi sono inoltre esposti dei ritratti del fanese Carlo Magini e dei bei paesaggi di Alessio De Marchis.
Da questa sala si accede all'ultima sezione, dedicata alle opere del XIX e XX secolo con dipinti di: Clemente Albèri, Michelòe Gordigiani, Giovanni Pierpaoli, Ettore Tito, Aldo Calò, Enrico Baj.
Una sezione del Museo è dedicata alla ceramica, con manufatti databili dal XIV al XIX secolo. Accanto ad esemplari di produzione locale sono conservati pezzi provenienti da Venezia, Pesaro, Deruta, Casteldurante. Di particolare pregio sono
le maioliche dell'antica farmacia di Sant'Elena decorate con il caratteristico mazzetto "alla rosa" (1803) e le tre brocche decorate in monocromia blu con l'immagine di San Michele Arcangelo databili attorno alla prima metà del XVIII secolo.
In una sala adiacente è esposta una collezione numismatica divisa in varie sezioni: le monete romane, le medaglie malatestiane, le monete battute dalla zecca di Fano, le monete pontificie, le monete del Regno d'Italia ed i pesi monetari italiani ed esteri usati per
controllare il peso delle monete.