MOSAICI DELLA CATTEDRALE
Costruito anticamente a ridosso delle mura romane nei pressi di una delle porte urbiche, l'edificio viene trasformato in forme romanico-gotiche alla fine del XIII secolo.
Sempre in epoca medievale viene dedicata a San Terenzio, patrono della cittą.
L'esterno ha mantenuto le forme medievali con la facciata in laterizio e il rosone circolare, il portale con arco gotico a sesto acuto, le semicolonne con basi e capitelli in calcare.
All'interno i rimaneggiamenti successivi hanno occultato una notevole pavimentazione musiva risalente ad epoche differenti, che č stata riportata parzialmente alla luce.
I MOSAICI
La prima pavimentazione (litostroto inferiore), risalente alla costruzione primitiva della basilica si trova a 2,10 m di profonditą dal
pavimento attuale ed č visibile solo per qualche tratto, segnato dalle tracce di incendio forse riconducibili alla guerra goto-bizantina.
Tra i vari soggetti figurativi compare la croce uncinata, antico emblema di Cristo, un pino marittimo con due uccelli, il nodo di Salomone
e una colomba con il ramo di ulivo.
Verso la metą del VI secolo, la guerra tra goti e bizantini interessņ tutte le Marche, che si trovavano in una posizione strategica, le mura di Pesaro vennero demolite e la cittą
bruciata e distrutta. Al termine della guerra Giustiniano, imperatore di Bisanzio, fece ricostruire la cattedrale. L'iscrizione dedicatoria, inserita in un clipeo
all'ingresso della chiesa fa riferimento proprio a tale ricostruzione ad opera di Giovanni Magister, stratega di Giustinano.
Il nuovo pavimento (litostroto superiore), costruito a 60 cm di distanza dall'inferiore, risale quindi alla seconda metą del VI secolo, e
ricopriva l'intera pianta basilicale ampia 800 mq e divisa in tre navate da due file di colonne.
La spartizione in 20 tappeti quadrati o rettangolari ha una struttura a croce latina, all'incrocio dei bracci, entro un pannello quadrato
č inserito un ottagono a stella con un pavone, simbolo della resurrezione di Cristo e dell'immortalitą dell'anima.
Lo schema generale si basa sulla ripetizione di tappeti geometrici nelle tre navate.
Nel XII - XIII secolo alcuni dei pannelli musivi vennero sostituiti con nuove rappresentazioni dal linguaggio meno raffinato, ispirate all'immaginario dei bestiari medievali
Si inseriscono nuove figurazioni con animali fantastici, come le lamie (leggendari uccelli vampiri), la balena che divora brandelli umani,
il ghepardo che azzanna una gazzella, un grifone che assale un cinghiale o la sirena con la coda biforcuta.
Il pavimento della cattedrale quindi, testimonia i cambiamenti succedutisi nelle varie fasi storiche, dagli influssi bizantini del VI secolo
alla cultura medievale.
Link: www.pesaromosaici.it